Auguri Radio Ciroma: amu fattu 30,facimu 31!

AMU FATTU 30, FACIMU 31! Non smettiamo mai di fare Ciroma

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, recita la famosa legge fisica di Lavoisier. Così, dopo 31 lunghi e appassionati anni di suoni, rumori e interferenze scagliate nel bel mezzo dell’etere cittadino, Radio Ciroma è ancora qua.
Diversa, mutata, ma ancora, decisamente, qua.

Una voce libera e trasversale, una casa comune per tutte e tutti, un megafono sempre accesso, un faro costantemente puntato su tutti gli angoli della città, soprattutto su quelli più bui e bisognosi di luce. Una comunità che, dal 1990, attraversando numerose generazioni, ha raccontato, migliorato, esaltato la nostra città, rendendola un luogo più libero, intessendo legami al di fuori dei nostri confini e valorizzando le intelligenze più brillanti.

Un trentunesimo anno difficile, inaspettato, complesso, un trentunesimo anno che non ha minimamente scalfito la voglia dei numerosi ciromisti di fare radio e comunità.

Anzi, l’ha infiammata. A fronte di una situazione nazionale che, per molti mesi, ci ha tenuti lontani dai luoghi della nostra vita quotidiana, la radio ha saputo, sin dai primi giorni di lockdown, fungere da sprone e ripetitore, raccogliendo le voci delle cosentine e dei cosentini, trasformandosi in cassa di risonanza per le attività solidali, contro-informando ed entrando nelle case di tutte e tutti, con la leggerezza e la determinazione che, da sempre, la caratterizzano.

Abbiamo sperimentato nuovi mezzi, strumenti inediti, forme di comunicazione differenti.

Per la prima volta, nel corso della sua storia, la radio si è dotata di studi mobili, allestiti direttamente nelle case dei ciromisti e, sempre per la prima volta, ha mostrato, in video, i volti dei suoi protagonisti, dando fisionomia e corpo a quelle voci che, da anni, attraversano l’etere, accompagnando le nostre attività giornaliere.