La Discoteca del Diavolo 4.26 – Lingue e dialetti

I generi musicali non si sviluppano mai “Nel vuoto”.

In quattro anni di programmazione, qui a La Discoteca del Diavolo, il peggior bluesman di Roma est ha cercato – spesso forzando le cose, in ragione di una personale narcisistica cialtroneria – di dare conto di come, da un linguaggio originario, si sviluppassero fino a diventare indipendenti, altre forme musicali, altre lingue.
Per la linguistica il dialetto E’ una lingua e perciò, tenendo per ferma la koinè originaria ovvero il Blues, anche questa volta, andremo a sbattere contro i “Dialetti” che sono nati parlando quella koinè.
Finiremo per scomodare categorie mai menzionate a supportare la tesi di Tiedbelly come la musica classica (addirittura! n.d.r.) ma solo per agevolare la comprensione di quel fenomeno che parte dal piacere dell’ascolto per condursi alla formulazione di un linguaggio che da quel piacere ha tratto i suoi primi, salienti, connotati. In una sarabanda di ascolti che spaziano da SONNY SHARROK e BILL ORCUTT fino a precipitare nella recente produzione THE PARADOX JEFF MILLS & JEAN PHI DARY e nell’esplorazione di THEO BLECKMANN & KNEEBODY del repertorio, udite udite, di Charles Ives. Cose da matti.

Discoteca del Diavolo del 05/05/2021 – Lingue e dialetti

1. Sonny Sharrok – Who does she hope to be?
2. Gregoire Maret, Romain Collain, Bill Frisell – Wichita lineman
3. Bill Orcutt – Lonely woman
4. James Chance and the Contortions – Roving eye
5. Shellac – Dog and pony show
6. No-Neck Blues Band – Again
7. Diamanda Galas – Insane asylum
8. Fiona Apple – Relay
9. Portishead – Seven months
10. The Paradox Jeff Mills, Jean Phi Dary – Twilight
11. Theo Bleckmann & Kneebody – Weil auf mir/Eyes so dark
12. Jerome Kern – Ol’man river
13. George Gershwin – Summertime

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