La scomparsa di Roberta Pagnini, figura di riferimento dell’intera scena nonché di supporto, pratico e spirituale, per gli eventi e le attività che a questa scena hanno fatto e fanno capo, ci mette davanti all’evidenza di questo momento: è un’epoca di “Caduta degli dei” ma anche, in un regime di grande prossimità, di perdita dei propri santi.
Roberta era una di questi.
Così, in appendice al ricordo ben più sentito, proposto da Search&Destroy Radio, anche dall’archivio del satanasso il peggior bluesman di Roma est, ha tirato fuori un pugno di canzoni che ci presentano interpretazioni di brani celebri del repertorio blues del dopoguerra (ma non solo) fatte per celebrare la musica dei “Santi” di riferimento degli interpreti convocati.
Il confronto con un repertorio può anche essere un conforto per l’interprete: significa appropriarsi della formula magica nascosta in quel brano ed insieme, rielaborare secondo le proprie coordinate spirituali, il sortilegio che di quel brano è parte inseparabile.