TRANSfemmINonda 3.23 – L.E.A. BERTA fila NO alle guerre

In questa puntata parliamo di un sistema che vive sulla guerra, sulla produzione, vendita ed uso delle armi ma anche di alternative possibili come il progetto LEA Berta Caceres.

E lo facciamo per segnare l’importanza di costruire alternative nei territori che non possono che essere espressione di quella intersezionalità delle lotte oggi più che mai urgente e necessaria. Ce l’hanno detto con forza le piazze del 5 e dell’8 marzo

La guerra ha invaso le nostre vite, le nostre giornate, il nostro immaginario, le nostre lotte e resistenze. L’Italia come la Spagna come altre nazioni dell’Europa hanno deciso di mandare armi e non solo aiuti umanitari. Nella guerra mediatica vediamo le immagini di un paese martoriato, di sofferenze, di morti, di corridoi umanitari, di frontiere che si aprono. Non è successo prima e non succede per altre guerre. Nelle 23 giornate del 2008 i bombardamenti israeliani nella striscia di Gaza hanno causato secondo i dati di Amnesty 1400 morti nella popolazione palestinese di cui 300 bambini, notizie che non sarebbero mai arrivate a noi senza la voce di Vittorio Arrigoni. Perché le tragedie delle guerre si ripetono in ogni territorio colpito, colonizzato, distrutto e devastato da una guerra che comincia molto prima nella produzione e vendita di armi, nell’espasione dei patti atlantici, nei nazionalismi, nelle frontiere, nel valore dato alle vite, nelle animalizzazioni e gerarchie di specie e di genere.

In questa puntata ne parliamo con

Eleonora Forenza attivista, deputata al parlamento europeo dal 2014 al 2019 fa parte del gruppo GUE/NGL, del direttivivo dell’international Gramsci society. Eleonora si è sempre occupata di studi gramsciani e teorie femministe.

Giulia Arrighetti, medica antropologa specializzata in medicina del lavoro e dell’ecologia politica, partecipa alla rete ecositemica romana e alla L.E.A (L di Laboratoria E di Ecologista, A di antifascista/imperialista/capitalista/patriarcale/specista ) Berta Cáceres nato a Roma il 5 marzo scorso

Gabriella Marando transfemminista, attivista a tutto tondo, dal movimento della pantera alla lotta per la casa, ora partecipa all’occupazione del centro d’iniziativa popolare noto come CIP, al comitato donne 100 celle e dintorni, all’assemblea di non una di meno Roma e al coordinamento delle assemblee delle donne e libere soggettività dei consultori del Lazio.

Berta Cáceres, assassinata come molti altri leader della resistenza indigena è stata attivista dell’ALBA (Alleanza Bolivariana per i Popoli della nostra America) aveva ricevuto anche il premio Goldman proprio per aver partecipato in prima persona alla lotta del COPINH che lei stessa aveva fondato e coordinato, lotta che è riuscita a fermare la diga Agua Zarca sul fiume Guarcarque, sacro ai Lenca.

TRANSfemmInonda del 12/03/2022 – L.E.A. BERTA fila… NO alle guerre

  • Imagine – John Lennon
  • La guerra di Piero – Fabrizio De André
  • Homenaje a Berta Caceres – Liam Rivera
  • Omaggio a Berta Cáceres scritta e cantata da Karla Lara nel 23 anniversario del Consejo Civico de Organizaciones Populares e Indigenas de Honduras, COPINH