TRANSFEMMINONDA 4.07: RIVOLTA TRANSFEMMINISTA

Contro la violenza patriarcale e di genere in tutte le sue molteplici forme 

A sei anni dalla prima marea transfemminista a Roma del 26 novembre 2016  e che ha dato vita al movimento Non una di meno Italia e alla scrittura del piano contro la violenza patriarcale ci troviamo oggi in un presente sempre più segnato dalle guerre, dalla crisi sociale e climatica. Un presente terribilmente reale, diretta conseguenza di un modello di sviluppo neoliberista, patriarcale e coloniale segnato dalla violenza, dallo sfruttamento dell’ecosistema e dei corpi.

Un sistema questo che è la radice profonda delle pandemie, delle ditruzioni, delle devastazioni a cui assistiamo giorno dopo giorno ma su cui nessun governo, nessuna istituzione sta realmente intervenendo nonostante un forte movimento di lotta che ha trovato nelle intersezione tra movimento transfemminista, comunità queer e le lotte di chi nel mondo del lavoro  sta mettendo in discussione le forme della produzione, un suo naturale percorso. 

La destra razzista, antiabortista, familista e ultraconservatrice è arrivata al governo e ha fatto sentire immediatamente la sua presenza con la repressione della polizia nell’università, il decreto antirave, gli attacchi all’autodeterminazione sul proprio corpo e il proprio genere o transgenere, con la riproduzione di uno schema sociale profondamente patriarcale, iniquo e classista. 
A tutto questo Non una di meno risponde al grido di BASTA GUERRE SUI NOSTRI CORPI: RIVOLTA TRANSFEMMINISTA con la manifestazione nazionale a Roma di sabato 26 novembre.
E di violenza e di pratiche di resistenza parliamo oggi con le nostre ospiti:
Nella prima parte della puntata Bene, del gruppo di coordinamento dell’osservatorio contro femminicidi, trans-cidi e lesbicidi e dell’assemblea di Cagliari di Non una di meno, ci parla della funzione dell’osservatorio, delle pratiche e della gestione dello stesso oltre a fornirci i dati attuali di questa violenza che purtroppo ormai con una frequenza devastante entra nelle nostre giornate
Nella seconda parte dialogheremo con  Elena Sorba  esperta in raccolta e analisi dati che ci parlerà della relazione sulla vittimizzazione secondaria della Commissione di inchiesta del Senato sul Femminicidio. È anche autora del libro Back to Mum dove ha raccolto le testimonianze rispetto a come quei dati non sono numeri e statistiche lontane ma vite e storie reali. 
Desirée belva abitante del rifugio Agripunk di Ambra, in provincia di Arezzo dove pratica antispecismo e lotte di liberazione nella terza parte affronta una violenza troppo spesso invisibilizzata e nascosta, quella specista. Il rifugio di Ambra a cui Dez e David hanno dato vita è uno spazio sociale multispecie intersezionale. In questo momento lo spazio dove sorge il rifugio è sotto attacco per cui è stata avviata la campagna #agripunkbenecomune e si stanno organizzando iniziative benefit ovunque per sostenere le spese compresa una lotteria di fine anno con premi favolosi.
#risalelamarea
#amoreerabbia

TRANSfemmINonda del 12/11/2022 – Rivolta Transfemminista

  • Cancion sin miedo di Vivir Quintana
  • Cancion sin miedo versione in italiano
  • El derecho de vivir en paz di Victor Jara
  • Mal auspicio di Centro malessere