Yesterday’s Papers: La guerra senza pace
Martedì 18 giugno 2024: La guerra senza pace
a cura della redazione di RadioGrad
La cosiddetta “conferenza di pace” prevista in Svizzera per individuare una possibile via di risoluzione al conflitto ucraino-russo, come era presumibile attendersi si è rivelata una pantomima.
Il fatto stesso di non aver invitato una delle due parti direttamente implicate, era rappresentativo della volontà di adoperare l’ennesima “location” europea per permettere a Zelensky di effettuare la solita sfilata condita da abbracci, baci e promesse
L’assenza della Cina, che potrebbe in effetti essere l’unico traghettatore interessato alla fine delle ostilità, confermava lo spirito anti-pacifico dell’accolita di potenti di tutto il mondo.
Ovviamente, la proposta finale, firmata da tutti i paesi Nato occidentali, prevederebbe una difesa dell’integrità territoriale ucraina che, considerando gli esiti attuale della guerra, è semplicemente ridicola.
Fortunatamente alcuni paesi “disallineati” hanno esplicitamente mostrato il proprio dissenso e, essendo molti di essi parte del capitale legato allo yuan-reminbi, la questione assume una importanza assai più che simbolica.
Non a caso, uno dei paesi chiave in termini di approvvigionamento di risorse fossili – l’Arabia Saudita – ha per la prima volta sospeso gli accordi per l’uso del dollaro per la compravendita di petrolio dichiarandosi di volersi affidare allo yuan.
E si può star sicuri che la cosa genererà conseguenze tangibili
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