La Discoteca del Diavolo 6.16 – Per una moderna “Teoria del lamento”
Se nello scorso episodio, qui alla Discoteca del Diavolo, abbiamo scandagliato in qualche modo i suoni che rappresentano il lamento ancestrale della persona, la voce antica delle comunità
Se nello scorso episodio ci si è soffermati sulle affinità “Spirituali” che legano il Blues alle migliaia di musiche del mondo nell’ambito generale cui ci riferiamo solitamente come FOLK, in questa puntata proviamo a stanare nella modernità, nel suono del contemporaneo, quei modi, quel senso che definiscono una possibile “Teoria del lamento” dei nostri giorni. Così, pescando rapsodicamente tra titoli e autori sono finiti tra le mani di Tiedbelly, un pugno di brani, con i quali proverà a portare avanti e suffragare la sua teoria di un “Lamento” come esigenza primaria dell’essere umano-musicista, come un bisogno congenito all’esistenza e perciò urgenza e necessità di ogni epoca: la nostra inclusa.
Enjoy.
![Discoteca del Diavolo def](https://i0.wp.com/radiosonar.net/wp-content/uploads/2018/12/Discoteca-del-Diavolo-def-e1665421025224.jpg?fit=500%2C500&ssl=1)
La Discoteca del Diavolo del 08/02/2023 – Per una moderna “Teoria del lamento”
- Crosby, Stills & Nash – Long time gone
- Moor Mothers – Meditation Rag
- The Heavy – Bruk pocket lament
- Ursula Rucker – What a woman can do
- Thee Hypnotics – Ray’s Baudelaire
- Lula Pena & Hayden Chisholm – Live in Berlin 7
- King Hannah – Big big baby
- Lady Blackbird – Beware the stranger
- Nora Brown – Jenny put the kettle on
- Portishead – Hunter
- Liz Green – Rag & bone
- The Black Heart Procession – Stitched to my heart