Il 25 e 26 maggio 2024 l’assemblea transterritoriale Corpi e Terra di Non unə di meno, ospitata dal CSOA Corto circuito di Roma, ha facilitato 3 laboratorie finalizzate a riconoscere e decostruire gli stereotipi specisti presenti nel nostro linguaggio quotidiano, nelle narrazioni mediatiche, nell’arte e nei movimenti, immaginando delle possibili trasformazioni.
Nelle laboratorie, partendo da un posizionamento intersezionale e transfemminista, abbiamo esaminato collettivamente gli stereotipi specisti nei linguaggi attraverso pratiche di dialogo partecipato. Ci siamo focalizzat3 sul ribaltare e risignificare positivamente modi dire e rappresentazioni artistiche di animali di altre specie chetroppo spesso, attraverso una narrativa specista, sono statesovradeterminate dalla prospettiva antropocentrica. Abbiamo lavorato sulle connessioni tra le oppressioni per dare vita a un immaginario che contribuisca alla TRANSformazione delle società in cui viviamo.
LAB 1
Iconografie e linguaggio specista nel nostro quotidiano e nei movimenti e spazi che attraversiamo: Riflessione su parolacce e rappresentazioni, spesso giustificate dicendo…”Ma è solo un modo di dire!”, “Ma era una battuta!”, “Ma è un murales del ‘68!”, “Ma non si può più dire nulla!”.
LAB 2
Laboratoria dedicata alla rappresentazione degli animali di altre specie nel cinema. L’incontro è stato suddiviso in due parti: nella prima abbiamo rintracciato il loro ruolo sul grande schermo con un approccio storico e filosofico, evidenziando lo specismo insito nelle pratiche di produzione così come nelle diverse forme di raffigurazione. La seconda parte è consistita nella proiezione di un mediometraggio autoprodotto, un lavoro di montaggio che accosta frammenti di opere cinematografiche preesistenti e video tratti dal web allo scopo di decostruire e risignificare la figura degli animali nel linguaggio mediatico.
Il risultato è il cartello usato per la copertina di questo podcast.
Vi avevamo presentato la lab in questa puntata ma ora ve ne rimandiamo il racconto con le voci di Zoe, Ludo e Mari che hanno facilitato le lab e di alcuni brani delle registrazioni che abbiamo fatto durante la lab