TRANSFEMMINONDA 6.18 – da Hong Kong con amore: la collettiva Gwo Bean si presenta

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Gwo Bean è uno spazio sicuro, autogestito, autorganizzato, autofinanziato e attraversato da, con e per artivistə di tutto il mondo che vivono, lottano e si alleano in movimenti ecotransfemministi, anticapitalisti, decoloniali e antispecisti.

Nulla di particolarmente nuovo o eclatante, se non fosse che tutto questo succede all’incirca in segreto, in un appartamento del quartiere popolare di Yau Ma Tei ad Hong Kong – sotto attacco gentrificatorio a cui i migranti e i locali si oppongono strenuamente.

Una Hong Kong in transizione da un passato coloniale britannico – che si è sviluppato all’interno di un piano imperialista di cui ha fatto parte il caso dolorosamente noto e attuale della Palestina – a un presente neocoloniale della dittatura cinese.

TRANSfemmİNonda si allunga fin qui e incontra Nan, Sallie e Anita per aprire un dialogo con questo spazio di cura e di lotta che ha molto in comune e molto da condividere sui discorsi, le pratiche e le visioni del mondo che stiamo costruendo insieme.

La trasmissione si è conclusa con la traduzione del contributo di Sallie su come gli attivisti Hongkonghesi abbiano capito l’importanza di instaurare e mantenere alleanze di solidarietà transnazionali con altrə attivistə dopo il senso di isolamento sofferto durante le proteste del 2019, e la difficoltà di gestire le derive etnonazionaliste di attivistə che si appellavano a politici occidentali come Trump o che rimpiangevano il colonialismo britannico di fronte all’avanzata di quello cinese per mancanza di altri appigli storici, sociali e politici – ricordiamo che a Hong Kong l’educazione è rimasta di stampo coloniale, ovvero capitalista, classista, razzista, sessista e revisionista/censoria in particolare per quanto riguarda lo studio della storia.

La parte che non siamo arrivatə a discutere riguarda la necessità per l’attivismo Italiano ed Europeo di sottrarsi all’Eurocentrismo e farsi decoloniale. Questo è possibile abbracciando una solidarietà transnazionale che superi la striscia di Gaza a Est, e il Sud-America a Ovest: i confini estremi proposti dalle reti d’informazione ufficiale.

In particolare per quanto riguarda Hong Kong e la Cina, siamo tutti coinvoltə come consumatorə di prodotti cinesi, siamo tutti coinvoltə come beneficiarə di un privilegio Eurocentrico costruito sulle rotte coloniali che attraccavano ai nostri porti.

Quegli stessi porti continuano a vedere un costante flusso di ROBBA ordinata con un click per la gioia di Jeff Bezos, e il costante respingimento di PERSONE fuori dalla Fortress Europe verso cui intraprendono viaggi estenuanti e spesso letali.

Da 55 anni l’Italia mantiene con la Cina rapporti diplomatici “ossequiosi e amichevoli”: ovvero rapporti diplomatici collaborazionisti che – insieme al resto del coro di benvenuto nel WTO – hanno reso una delle più oppressive dittature al mondo

La dittatura più potente del mondo. Queste concessioni irresponsabili non sono mai state oggetto di dibattito o consultazione democratica per le persone che abitano in Italia e che, anzi, continuano gravemente e strategicamente ad essere faziosamente disinformate in merito.

TRANSFEMMINONDA 6.18 – 08/02/2025 – da Hong Kong con amore: la collettiva Gwo Bean si presenta

Brani musicali

Riferimenti per approfondimenti:

Foto di copertina di Anita, Zine della collettiva Gwo Bean