TRANSFEMMINONDA 6.19 – Facciamo storia: Transcesters = Transantenatx

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La storia trans é stata studiata dall’inizio del 2000 da Susan Stryker ma di recente sono nati studi che scavano e visibilizzano la storia più antica delle persone trans.

We have always been there ! Ci siamo sempre statə!

Clovis Maillet è ricercatorə ed è qui in Italia da qualche mese proprio nell’anno del Giubileo. Così abbiamo colto l’occasione della sua presenza per giubilare alla scoperta di sante trans

Già sappiamo di Joan, una produzione del Globe di Londra nel 2022 che ha suscitato polemiche perché Giovanna d’Arco, protagonista, viene presentata come transgender e chiamata con il pronome non binario che in inglese è “they”. La produzione debutta il 25 agosto nel Globe Theatre all’aperto e nella presentazione si dice “Non siamo i primi a presentare Joan in questo modo e non saremo gli ultimi. Per quanto riguarda l’uso dei pronomi, “loro” per riferirsi a una persona singolare è stato rintracciato dall’Oxford English Dictionary già nel 1375, anni prima della nascita di Giovanna. Comunque sia, i teatri non si occupano della “realtà storica”.

E proprio recentemente preparando un articolo sui transcidi per l’osservatorio di NUDM mi sono imbattutx nella storia di Rolandina, giovane donna trans che vende uova in giro e vuole aprire una bottega tutta sua. Per questo fa anche lavoro sessuale. È amata e rispettata. Poi un giorno arriva una denuncia per “sodomia”. Questa era la parola che si usava nei processi dell’inquisizione per tutte le diversità e anche per i rapporti anali tra persone etero anche questi considerati reato dai tribunali. Siamo nel 1353. Rolandina è la prima trans documentata nell’occidente cristiano e viene messa al rogo.

Ma chi sono le persone trans presenti e conosciute peró dimenticate dall’antichità dei tempi?

Le persone trans e non binarie stanno pazientemente scrivendo la loro storia neutra su striscioni, pareti di mostre, archivi e romanzi agiografici, rivelando coloro che hanno fatto arte e guerra, che hanno lavorato e vissuto fin dall’antichità, facendo risuonare la memoria di Marsha P. Johnson (1945-1992), Erauso (1592-1650) o Elagabalo (204-222).

Queste storie si intrecceranno tra Stati Uniti, Italia e Francia, con la presenza dell’artista Chris E. Vargas, fondatore e autoproclamato direttore del Museum of Trans Hirstory and Art, del sociologo Sam Bourcier, della scrittrice Selby Wynn Schwarz, dell’attivista Mari Casalucci e dello storico dell’arte Clovis Maillet.

In studio con noi proprio Clovis Maillet che segue il progetto Museum of Transgender Hirstory and Art a cui sta lavorando l’artista Chris Vargas e ci anticiperà anche i contenuti dell’incontro che si terrà martedi 18 febbraio alle 18:30 a Villa Medici.

Foto di copertina del cartello per il TDOR 2024 di Clovis e Iaio

Brani musicali:

  • Billy Tipton plays hifi on piano, 1957

  • Wendy Carlos, Country lane, 1972

  • Marie France, Je ne me quitterai jamais, 1982

  • Sophie, It’s ok to cry, 2017