TRANSFEMMINONDA 6.22 – SPAZI DI RESISTENZA ANIMALE IN ACCADEMIA

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In questa puntata di TRANSfemmINonda presentiamo due tesi discusse recentemente in accademia:

Una di dottorato “Animali e architettura. Ripensare lo spazio attraverso l’antispecismo” e una di laurea “Resistenze animali: una proposta di critica della violenza epistemica”

La ricerca di Lisa Carignani studia la relazione tra architettura e animali con una prospettiva antispecista, per vedere da un lato cosa fa l’antispecismo all’architettura, ovvero quali critiche le pone, dall’altro quanto è cruciale la dimensione spaziale nella questione animale. Rileggere la storia urbana dal punto di vista animale mostra come la città si è costituita legittimando il potere materiale e simbolico sulle altre specie.

Leggere lo spazio in termini relazionali e non architettonici mette in luce i modi diversi (e spesso gerarchici) con cui oggi vengono “inclusi” gli animali nei progetti. Vedere l’architettura come testimone della resistenza animale ci porta a riconoscere la loro autodeterminazione nello spazio e ci costringe a rompere quelle fondamenta occidentali e speciste che hanno reso “l’Uomo” misura di ogni cosa e il progetto esclusiva prerogativa umana.

La tesi prova a farlo con tre ricerche sul campo, tre precedenti che mostrano che qualche cambiamento è possibile.

La seconda tesi è una ricerca che prova a sviluppare una riflessione critica sui meccanismi di violenza epistemica che silenziano le voci degli animali non umani. All’interno della tradizione di pensiero occidentale, questi ultimi sono stati a lungo considerati oggetti privi di ragione, radicalmente diversi dall’“Umano”, oppure esseri a cui viene riconosciuta una qualche forma di intelligenza, sebbene essa venga sistematicamente etichettata come “meno evoluta” o “inferiore” rispetto a quella umana.

Tale visione si riproduce anche nelle teorie che, pur mettendo in discussione il sistema di sfruttamento degli animali non umani, continuano a concepirli principalmente come vittime passive in attesa di essere salvate, come ben esemplificato dal famoso slogan animalista “siamo la voce dei senza voce”.

Per questo, il lavoro ha cercato di mostrare come le analisi sulle forme di resistenza non umana possano essere intese come pratiche di ascolto delle voci degli animali non umani, volte a rendere conto delle relazioni di sfruttamento che li coinvolgono, nonché delle molteplici forme di espressione attraverso cui gli animali non umani si rifiutano di prendere parti a tali rapporti.

Brani musicali:

Aurora – I’m running with the wolves (wolfwalkers version)

Sons of aguirre,Scila – velociraptor veganos

Lucio corsi – la lepre

Liliana Felipe – A su mercede

Bruno Lauzi – la tartaruga