TRANSFEMMINONDA 6.33 – Questi referendum s’han da votare: i 5 SÌ che possono cambiare le nostre vite
Come TRANSfemmInonda abbiamo deciso di occupare lo spazio di questa puntata con l’appello al SÌ per i referendum dell’8 e 9 giugno 2025
Abbiamo lanciato una call aperta e abbiamo ricevuto i contributi da Stephania di Questa è Roma, Milo di rete trans Roma, Lou del coordinamento verso il non binary pride, Marte attivista transfemminista, la USB e il centro di iniziativa Abdel Salam, Marcia Motta che vi proponiamo con le incursioni di Mari della redazione della radio
Come sempre non abbiamo perso occasione di infiltrare una info sull’appello dellə giuristə sul DL femminicidi leggendo l’articolo FAQQ FEST 2025 del 31 e 1 giugno alle Cagne Sciolte a Roma dove saremo presenti con il banchetto di AGRIpunk per sostenere il crowfunding per salvare questo rifugio da sfratto e sgombero! e l’invito al
Domenica 8 e lunedì 9 giugno ci saranno i 5 referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza.
Si voterà per:
1. il reintegro nel posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo: chiedendo di poter rientrare nel nostro posto di lavoro dopo che il nostro licenziamento viene dichiarato illegittimo
2. dare più tutele a lavoratrici e lavoratori delle piccole imprese: cancellando il limite massimo di 6 mesi di indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato
3. la reintroduzione delle causali nei contratti a termine: chiedendo una motivazione valida per rendere le nostre esistenze precarie. Oggi i rapporti a termine possono oggi essere instaurati fino a 12 mesi senza alcuna ragione oggettiva che giustifichi il lavoro temporaneo.
4. chiedere più sicurezza sul lavoro: estendendo la responsabilità dell’imprenditore committente. Oggi le norme impediscono, in caso di infortunio negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. In Italia ogni giorno tre lavoratrici o lavoratori muoiono sul lavoro.
5. riconoscere la cittadinanza a chi vive qui da più di 5 anni: riducendo da dieci a cinque anni il periodo di residenza richiesto per l’ottenimento della cittadinanza italiana. Lottare per il diritto alla cittadinanza significa riconoscere la concretezza di uno scontro quotidiano vissuto a scuola, a lavoro, per strada da chi non può accedervi. Significa alzare la voce per ribadire che i diritti sono indivisibili e se non sono concessi a tutt* si chiamano privilegi. Significa dirci che chi in Italia vive, studia, lavora, lotta, deve poter decidere e partecipare da cittadino. Significa rifiutare il ricatto economico, istituzionale e sociale costante e inaccettabile che tiene sotto scacco le persone senza cittadinanza. Lottare per lavoro e cittadinanza per lottare contro la violenza economica e dei confini
E allora, mentre la polizia identifica attivist* e compagn*, mentre i media silenziano e censurano i nostri diritti, ci moltiplichiamo e occupiamo con i nostri corpi e le nostre lotte gli spazi che abbiamo a disposizione. Noi abbiamo scelto questo della radio

TRANSFEMMINONDA 6.33 del 31/05/2025 – Questi referendum s’han da votare: i 5 SÌ che possono cambiare le nostre vite
- Brani musicali:
- Elio Cottino – Obiettore di coscienza
- Ghali – Bayna
- The Clash – Career opportuinities
- Pietro Gori – Inno al primo maggio les anarchistes