Musa Balde: Morire nei lager di Stato.
Cpr: omertà, razzismo e diritti negati.
Lo speciale di “Punto Rogna” su quanto successo al Cpr di Torino.
Musa Balde aveva 23 anni ed era in Italia da quattro anni, era arrivato dalla Guinea a bordo di un barcone e come tanti altri giovani africani aveva inseguito il sogno di una vita migliore.
Purtroppo il suo sogno si è infranto lo scorso 9 maggio, quando è stato aggredito e picchiato selvaggiamente da tre cittadini italiani, poi il ricovero il ospedale, una frettolosa dimissione e il trasferimento nel “lager” di via Brunelleschi a Torino.
Musa è morto senza potersi difendere, senza aver commesso un reato e in circostanze poche chiare, che gettano ombre sui Cpr, “non-luoghi” dove ogni diritto è negato, nascosti alla vista del pubblico e dei mezzi d’informazione.
Grazie alla redazione di Radio Rogna, abbiamo ascoltato la drammatica testimonianza di Ilaria ,dello Sportello Il-legale del CSOA Gabrio di Torino, che ha fatto emergere una scomoda verità su quello che accade all’interno del Cpr piemontese.