CUB InformA – a cura della CUB di Pisa

L’iniquità della legge delega.

 

La legge delega prevede una tassazione per i lavoratori dipendenti su straordinari, oltre una certa soglia non ancora definita, tredicesima e premi di produttività tra il 10 e il 15 %, per gli autonomi fino a 85 mila euro di ricavi e\o compensi la tassazione scende al 15% e per le società che faranno nuove assunzioni (a tempo determinato o indeterminato? con contratti precari o stabili? Full o part time? ) la tassazione scenderà in prospettiva al 15% attestandosi inizialmente attorno al 20%

Fatte due considerazioni possiamo asserire che:

  • Le misure fiscali sono assai benevole con i datori e con gli autonomi ma assai meno con la forza lavoro solo una piccola parte del salario sarà soggetta a minore tassazione collegando la stessa all’aumento dei ritmi e della produttività. In altri termini pagherai meno tasse soprattutto in cambio di incremento delle ore lavorate e della stessa produttività  la fiscalità generale paga alle imprese gli investimenti in occupazione.
  •  Le aliquote potrebbero passare da 4 a 3, per i redditi elevati non ci sarà una aliquota progressiva quindi quella che definiamo classe media non trarrà grandi benefici dall’operazione fiscale che avvantaggerà invece i ricchi e i super ricchi, mentre  redditi derivanti da pensione e dei lavoratori dipendenti continueranno ad essere gravati da tasse e parliamo di quasi l’85 % della forza lavoro attiva o non attiva.

Siamo ancora convinti che la manovra fiscale del Governo tolga ai ricchi per dare ai poveri?

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