RUBRICA A CURA DELLA REDAZIONE PISANA DI LOTTA CONTINUA
FOCUS DELLA PUNTATA: nell’aprile del 1949, in nome dell’anticomunismo, si costituiva la NATO.
È dei giorni scorsi la conferenza stampa dei vertici Nato che hanno esaltato la “resistenza d’acciaio del popolo ucraino” e il “sostegno senza precedenti degli alleati della NATO all’Ucraina”, ammettendo che la guerra in corso non è stata una sorpresa, anzi, una sorta di “culmine di un modello di azione aggressiva”.
Il 4 aprile 1949, 4 anni anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, l’Occidente capitalistico, in nome dell’anticomunismo, dava vita all’Alleanza Atlantica con la adesione di 12 nazioni, 10 quelle europee.
A distanza di anni, i membri fondatori risultano poco meno di un terzo degli attuali paesi Nato, ad oggi le nazioni aderenti sono ben 30 e il numero è destinato a crescere con l’ingresso di Svezia e Finlandia che da tempo attendono la soluzione delle contraddizioni in seno alla Alleanza con il veto della Turchia.
La Nato va alla ricerca di nuove adesioni tanto che da tempo esiste una sorta di piano d’azione per spianare la strada all’ingresso di altri paesi, ossia il programma Membership Action Plan (MAP) che offre consulenza, assistenza e supporto pratico secondo le esigenze dei paesi che vogliono partecipare all’Alleanza. NATO-Tema: Piano d’azione per l’adesione (MAP)
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