Isole di ordinaria follia.

Alta Voce 2023 – Festival dei libri belli, liberi e ribelli

2 – 3 – 4 giugno : Perugia

Le presentazioni del festival.

Isole di ordinaria follia: storie e immagini dal mondo psichiatrico prima della riforma Basaglia.

Di Marco Steiner, Gianni Berengo Gardin, Marco D’Anna, Antonio Dragonetto

Marco Steiner (pseudonimo di Gianluigi Gasparini, scrittore italiano conosciuto soprattutto per la grande collaborazione con Hugo Pratt avvenuta tra il 1989 e il 1995) dialoga con Vittoria Ferdinandi, psicologa e fondatrice di “Numero Zero”, e con Antonio Dragonetto (psicologo psicoterapeuta, co-fondatore de “La Pallina Rossa” Ass. di promozione sociale onlus).

“Questo è un libro di storie, storie accompagnate da fotografie dove le parole sono imbevute nell’inchiostro delle fotografie. Le storie e le immagini nascono e raccontano San Servolo, l’isola dell’ex-manicomio di Venezia. Vite violate, annullate, bruciate dalla vecchia medicina ufficiale e dalla legge, vite che non vogliono sparire e che qui trovano strade sotterranee per riemergere dall’acqua del mare, per farsi sentire, come una musica che riecheggia lontana. I racconti di Marco Steiner sono ispirati alle storie racchiuse nelle cartelle cliniche conservate nell’Archivio Storico degli Ospedali Psichiatrici Veneziani di San Servolo e alle storie che ancora vagano nell’aria. Sono le storie possibili di persone senza una voce e senza un destino, raccontano e immaginano esistenze rinchiuse tra i muri di un’isola che non vuole tacere. Le fotografie del maestro Gianni Berengo Gardin, scattate decine di anni fa nel manicomio, in questo libro diventano i suoi provini inediti che riportano segni e annotazioni personali e ci raccontano il suo approccio profondamente umano con la follia. Le altre, quelle di Marco D’Anna, scattate negli stessi luoghi circondati dalle nebbie della laguna e tra le carte conservate negli scheletrici armadi metallici, sono istantanee che riescono a cogliere la disperazione di quelle anime fragili”. Con queste parole Antonio Dragonetto, psicoterapeuta, descrive Isole di ordinaria follia, del quale cura la postfazione. Un percorso lungo le storie terribili dei manicomi nell’epoca pre-Basaglia.