TRANSfemmINonda 3.16 – Leo Bassi e la sacralitá della risata

In questa puntata che apre all’emissione del nostro programma anche in Agora Sol radio dalla Spagna l’intervista a Leo Bassi eclettico artista clown e buffone e papa del PATICANO

Giocoliere, attore e comico, è nato negli Stati Uniti nel 1952 da una famiglia circense tra i quali alcuni avi anche di origine italiana da cui il cognome. Ha vissuto in Francia, Medio Oriente, Giappone, Italia. Ora vive in Spagna ma continua a girare il mondo con i suoi spettacoli.

Specializzato nei numeri di antipodismo (acrobazie eseguite con oggetti tenuti in equilibrio e fatti volteggiare con i piedi) ha sviluppato dagli anni ottanta una serie di spettacoli che dal primo “Il circo più piccolo del mondo” di cui era unico protagonista, lo vedono sempre più interagire con il pubblico in un parossismo demenziale a tinte drammaturgiche molto forti.

Ha partecipato a trasmissioni televisive in Italia che ha abbandonato perché le regole dell’industria dello spettacolo non lasciano libertà artistica e politica. Vive il teatro nella strada, nelle piazze, nei teatri, enlla sua chiesa ed in tutti gli spazi dove possa entrare in contatto con il pubblico, troppo distante dalle platee classiche, che coinvolge con una comicità provocatoria.

Io ricordo con emozione e passione politica il “pato”, un anatroccolo giallo gigante che ha portato in puerta del Sol nel momento in cui il movimento 15M iniziava ad occupare puerta del Sol nel centro di Madrid, la gigantografia nella manifestazione “Choque de titanes” in cui Stéphane Hessel, autore del libro ¡Indignatevi! e il Papa Ratzinger si confrontavano proprio in occasione della visita del papa, i presepi per la Palestina che si rinnovano ogni anno e il Bassibus contro la corruzione durante le elezioni nel maggio del 2011che vi riproponiamo in questo video

Uomo di circo, giullare e buffone è impegnato attivamente rispetto alle tematiche dell’ambiente e contro la globalizzazione dichiarandosi una sorta di “… don Chisciotte che tenta di cambiare il mondo a suon di cazzate, lanciato contro la politica e la piccola borghesia scema…” Lo spettacolo “La Revelacion” (2008) è un proclama contro i falsi miti della religione, e un tributo alla ragione e a scienziati, filosofi e artisti. Il suo ultimo spettacolo si chiama “Utopia”.









Ricordo alcuni dei suoi spettacoli La Última locura de Nerón (1989), El suicidio eléctrico (1990), Cristóbal Colon (1992), El Ejecutivo (1993), Instintos ocultos (1993), Brains (1996), Golf (2000), El último bufón (2018) Yo Mussolini, Utopia ma la sua creatività inarrestabile si esprime in continui nuovi progetti che esplorano tutte le diverse forme artistiche dalle istallazioni ai video, dalle omelie della chiesa ai risciò, alle scenografie sempre nella cornice del ricordo da una parte riuso e della reinterpretazione della funzione stessa degli oggetti.

Io Mussolini è lo spettacolo con cui tornerà presto in Italia per quel giro che la pandemia aveva interrotto e di cui potete leggere l’articolo pubblicato in quella occasione dal Manifesto

Vi riproponiamo qui il suo ultimo colloquio con il papa

TRANSfemmINonda del 22/01/2022 – Leo Bassi e la sacralità della risata