Martedì 19 marzo 2024: La strage silenziosa dei migranti

Continuano a partire dalle coste libiche e a morire in mare dopo aver sofferto pene indescrivibili.

L’ultima strage si è consumata a poche miglia di mare dalle nostre coste, sotto gli occhi di tutti e senza che ci fosse la volontà politica di salvare le vite di questi potenziali lavoratori.

La classe dominante per garantire precarietà di vita alla forza-lavoro migrante ha evidentemente deciso di mostrare il suo volto più feroce disumanizzando coloro che appartengono ad altre etnie, grazie anche alle profonde iniezioni di razzismo fatte negli anni alla popolazione europea.

Il governo di fatto fa finta di nulla, mostrando di non essere interessato alla cosa: ma anche nella (a)sinistra emergono posizioni spesso troppo timide e distaccate, come per esempio è accaduto in occasione del suicidio di un ragazzo di 22 anni della Guinea nel CPR di Roma, Ponte Galeria che ha delle leggi di funzionamento poco riconoscibili – la gestione è appaltata a una multinazionale svizzera.

Anche in occasione dell’anniversario della strage di Cutro tutto è passato in sordina, nonostante anche in quel caso le responsabilità istituzionali fossero alquanto evidenti.

Il capitale è evidente che utilizzi i flussi migratori, come sempre ha fatto, per spaccare la classe subordinata e renderla sempre meno coesa e dunque garantirsi condizioni di sfruttamento più favorevoli: dovrebbe essere nostro compito quello di opporsi a una propaganda di questo tipo facendo emergere i rapporti materiali che esistono anche all’interno della faccenda migratoria.

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