Mercoledì 13 marzo 2024: Nuovo porto a Gaza: simbolo dell’ipocrisia USA

Biden dichiara che la sofferenza dei palestinesi è in cima ai suoi pensieri. Ci sono volute 30.000 vittime e altre decine di migliaia di uomini, donne e bambine per smuovere la coscienza di Sleeping Joe? Ci crediamo poco.

Accanto alla presunta volontà di costruire un nuovo porto a Gaza per aggirare le volontà di Nethanyau e aiutare il residuo popolo gazawi, continua infatti il sostegno politico, militare e economico a Israele anche nelle sedi istituzionali. Il tentativo è quello di sfilarsi solo in apparenza per non consegnare gli Usa alla storia come attori principali del massacro, da una parte.

Dall’altra, invece, è un modo per riconciliarsi con la parte musulmana dell’elettorato democratico che ha storto il naso a dir poco dinanzi alla mattanza palestinese. Intanto ad Aden, altro focolaio del medesimo conflitto aumenta il grado di scontro e tutto l’occidente si lancia nella tutela del valore e plusvalore prodotto in Asia e destinato ai nostri mercati.

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