CUB InformA – a cura della CUB di Pisa

Intervento CUB all’assemblea contro la guerra – Pisa

 

In una recente intervista al quotidiano Il Riformista, il ministro della istruzione Valditara rievoca il compromesso storico come momento aureo nel quale sono prevalse le ragioni dell’unità nazionale rispetto a logiche divisive e presunte ideologiche, da qui l’invito al dialogo avanzato in termini cosi’ generici da destare profonde preoccupazioni.

Perchè la scuola da tempo è diventato l’ambito privilegiato nel quale costruire logiche imperiali\ste, culture di guerra a discapito della conoscenza di un dato periodo storico che scaturisce dal confronto e dalla lettura di alcuni testi banditi dai corsi.

Se gli intenti di Valditara fossero seguito da fatti reali la scuola tornerebbe al centro dei programmi del Governo, porremmo fine alla alternanza scuola lavoro invece di prevedere un fondo destinato alle studentesse e agli studenti vittime di gravi infortuni e incidenti mortali, attrezzeremmo gli istituti scolastici di laboratori moderni e attrezzati per acquisire conoscenze e le cosiddette competenze, apriremmo palestre anche nel pomeriggio senza cederne la gestione a un variegato associazionismo ormai diventato cinghia di trasmissione di interessi partitici

L’idea del Governo è ben altra ossia la riproposizione di alcuni concetti militaristi come quello di Patria per affermare il quale militari e aziende belliche sono ormai presenti nell’istruzione di ogni ordine e grado, nel ruolo di mecenati che finanziano borse di studio e corsi di laurea ad hoc o a impartire lezioni sulle fascistissime battaglie novecentesche che di eroico ebbero ben poco.

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